Catering& Banqueting sono due nomi che vanno spesso a braccetto; spesso, per non sbagliare, li usiamo insieme e via, non ci si pensa più. In effetti la differenza tra i due termini è molto fine. Banqueting deriva da (to) banquet "offrire un banchetto", ed è l'insieme delle operazioni di approvvigionamento, preparazione e servizio di cibi e bevande effettuate da un'organizzazione specializzata in occasioni di gala o di rappresentanza. Catering invece deriva da (to) cater "provvedere cibo" ed è l'insieme delle operazioni di approvvigionamento di cibi e bevande effettuate da un'organizzazione specializzata per aerei, treni, mense, ma anche alberghi e privati. Mentre il Banqueting ha una lunga storia già ai tempi dei greci e dei romani, il catering dei nostri tempi fa capolino negli anni '70, quando si iniziò a concepire la possibilità di farsi portare a casa il cibo già pronto da servire.. Dunque è proprio dagli anni '70 che inizia la trasformazione del significato di Catering che si allarga fino a considerarlo così com'è ai giorni nostri: il catering come l'attività legata al rifornimento di alimenti e bevande in qualsiasi contesto esterno alla casa e al ristorante dove c'è una cucina già predisposta, che comprende i grandi eventi, come cerimonie, congressi e riunioni. Il banqueting invece come l'organizzazione integrale dell'evento, che comprende la scelta della location, della musica, degli addobbi floreali, la presentazione della cerimonia... L'importanza del banchetto nella storia Gli antichi romani utilizzavano i banchetti per trasmettere un'immagine di potere agli invitati. Il pranzo era un momento di grande spettacolarità, per far sfoggio della propria ricchezza. Per secoli la riuscita degli eventi dipendeva dalla bontà ma soprattutto dall'abbondanza dei cibi e dalla lunga durata dell'evento. L'incatenamento alla tavola per lunghe ore ne era la conseguenza. Anche oggi il banqueting è associato ad un momento molto importante come un matrimonio o un evento speciale, ed è sempre un incontro preparato con attenzione e con molto cibo, anche se le modalità si sono molto differenziate, aprendo le porte a nuovi modi. Racconta Stefano Scansani, giornalista e scrittore italiano e direttore della Gazzetta di Reggio, che negli Anni Sessanta, poco prima dei Beatles e della contestazione, si sposò una ragazza che lui stesso definì emancipata, dato che attuò la rivoluzione del grissino. Per il suo matrimonio la ragazza pretese che si mangiasse nella sala da pranzo di casa invece che al ristorante. Gli ospiti iniziarono il pranzo di nozze in piedi, con i grissini ben lontani dai vestiti eleganti, avvolti nel prosciutto crudo. Da allora non si chiamò più pranzo di nozze ma banchetto di nozze. Quel grissino prosciuttato fu il precursore dei bocconcini da mangiare in piedi con le mani, che dal 2002 è chiamato Finger Food (il termine fu coniato all'Expo-Gast di Salisburgo) e che si è diffuso rapidamente diventando di uso comune. Il finger food ha ormai conquistato aperitivi ed eventi di qualsiasi tipo, anche importanti come i matrimoni, creando un modo di stare insieme originale, pratico ed estremamente informale. Saziano senza strafare, soddisfano la vista oltre che il palato e permettono alla festa di spaziare in qualsiasi location. Da allora se ne è fatta di strada, e sempre più oggi si sperimentano nuovi incontri conviviali in cui il cibo si accompagna all'arte, all'architettura, al paesaggio, al teatro. Puoi guardare qui l'evento che abbiamo creato per il decimo anniversario di Gammaforum alle Gallerie d'Italia in Piazza della scala a Milano durante la mostra del Romanticismo e altri eventi.
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